La Monstera è una pianta sempreverde da interno, molto adatta agli ambienti di casa e di ufficio. Può dona un certo tocco esotico e soprattutto tanto ossigeno.
Si tratta di una specie abituata a crescere arrampicandosi su alberi di grande altezza presenti nelle foreste tropicali. In questi casi può raggiungere un’altezza di oltre 5 metri. Tuttavia, nei nostri ambienti, dove viene coltivata in vaso raramente supera il metro e mezzo. Ma è comunque da considerarsi una specie che richiede molto spazio.

La pianta
Il nome Monstera, botanicamente Monstera deliciosa per la specie più comune, significa letteralmente “anormale”. Le è stato attribuito per la grande dimensione e la forma un po’ particolare delle foglie. Queste appaiono attraversate da una grande nervatura centrale, da alcuni buchi laterali e dalle caratteristiche fessurazioni.
Questo tipo di conformazione da un lato è utile per evitare i danni da vento, che vi passa attraverso senza spezzarle, ma soprattutto per poter intercettare più luce possibile, a beneficio soprattutto di quelle sottostanti. Bisogna infatti tenere conto che in natura la pianta cresce come rampicante nelle foreste, dove si trova all’ombra delle altre specie a taglia molto maggiore. La Monstera ha infatti radici aeree che le consentono di arrampicarsi. Si tratta tecnicamente di una pianta epifita, che deve crescere su altre piante senza però parassitizzarle, utilizzandole solo come sostegno meccanico.

Le foglie delle piante ancora molto giovani non hanno ancora questa tipica conformazione, ma sono più cuoriformi e simili a quelle del Filodendro, altra specie da appartamento che le assomiglia.
Le foglie sono portate al termine di piccioli molto lunghi, che arrivano anche a 90 cm e che si sviluppano dai nodi dei fusti.
Oltre alla Monstera deliciosa, si trovano tante altre specie, come la Monstera obliqua, più adatta a spazi ristretti perché raggiunge dimensioni inferiori. Le sue foglie sono larghe ma cuoriformi, non lobate ma ricche delle classiche fessurazioni che le rendono così gradevoli e particolari.
Le piante del genere Monstera fanno parte della famiglia delle Aracee, la stessa delle note calle.
Il termine deliciosa è riferito ai frutti, che si sviluppano nei luoghi di origine e sono molto dolci. Il resto della pianta però è velenoso, bisogna tenerne conto.
Secondo studi condotti in passato, questa pianta è capace di assorbire molta formaldeide, una delle sostanze inquinanti che si possono trovare negli ambienti domestici, ragione ulteriore per averne almeno un esemplare in casa o in ufficio.
Il vaso adatto
Generalmente quando si compra una pianta in un centro di giardinaggio, il vaso in cui si trova è troppo piccolo, essendo pensato solo come provvisorio; pertanto, deve essere sostituito con uno più capiente. La monstera non fa eccezione, di conseguenza è importante dedicarle un contenitore che consenta alle radici di non essere costrette e tutte avviluppate insieme. Come materiali, quelli di terracotta consentono una maggiore traspirazione, considerando che la pianta non ama i ristagni idrici.
Negli anni successivi poi bisogna rinvasare la pianta ogni 2 o 3 anni, aggiungendo sempre del buon terriccio.
Terriccio
Per la monstera non serve un substrato speciale, ma sicuramente è opportuno che sia di buona qualità e che garantisca il drenaggio alle radici.

Per esempio, il Terriccio Universale è un buon substrato ottenuto miscelando materie prime naturali come torbe bionde e matrici vegetali selezionate. Il prodotto, così composto, garantisce una crescita sana a forte dell’apparato radicale di tutte le piante, comprese le ornamentali. Assicura, inoltre, drenaggio per un tempo molto lungo. Ѐ utile aggiungere anche qualche pezzo di corteccia per favorire ulteriormente il drenaggio.
Se si intende utilizzare un terriccio già arricchito di nutrimento, si può scegliere Brave Terriccio Bio. Lo si trova disponibile in sacchi da 20 litri, da 45 litri o da 70 litri. Questo particolare terriccio, oltre a contenere torbe bionde e torbe nere, contiene anche sabbia al 10% e concime azotato. Ma favorisce anche l’instaurarsi di simbiosi micorriziche che stimolano una sana crescita radicale.
Concime
Con le concimazioni bisogna stare attenti, e non eccedere perché queste piante sono molto sensibili agli eccessi nutritivi. Come aggiunta al terriccio di base è possibile utilizzare un prodotto come Brave Crescita Sana, concime organico che contiene preziosi acidi umici e inoculi micorrizici, i quali, oltre a stimolare lo sviluppo delle radici, proteggono queste ultime da stress abiotici e parassitari. La confezione da 800 grammi può bastare a lungo, poiché servono pochi grammi mescolati al terriccio per assicurare un buon nutrimento alla pianta.
Periodicamente è utile aggiungere all’acqua di irrigazione un prodotto come Piante Verdi & Cycas, disponibile in formato liquido da 1 litro. Si tratta di un concime organo minerale adatto non soltanto alle Cycas ma a tutte le piante verdi, coltivate in vaso o a terra, alle quali garantisce un colore sempre intenso del fogliame. Oltre a contenere i macroelementi della nutrizione (azoto, fosforo e potassio, in diverse forme) Piante Verdi & Cycas è ricco di microelementi preziosi per la crescita equilibrata delle piante: ferro, manganese, zinco, boro e contiene inoltre carbonio di origine organica.
Il periodo adatto per la somministrazione di questo prodotto è compreso tra marzo e ottobre, ed è consigliato scioglierne un tappo in 3 litri di acqua per annaffiare ogni settimana o anche ogni due settimane nei periodi più freschi.
Dove posizionarla
La monstera ama la luce ma non diretta, per questo è molto adatta a vivere negli ambienti interni, evitando le stanze esposte a nord dove la luce è effettivamente troppo scarsa. In inverno, considerando la diminuzione delle ore di luce e la delicatezza dei raggi solari in questa stagione, bisogna dedicarle uno spazio vicino ad una finestra molto luminosa, meglio ancora se si tratta di una portafinestra.
Accortezze

Può apparire scontato, ma è bene ricordare di non tenere la pianta accanto ad un calorifero, che la porterebbe a disidratazione.
Durante tutto l’anno è utile spolverare le grandi foglie, con molta delicatezza, per favorire la respirazione e la fotosintesi della pianta.
Altra accortezza consiste nel sistemarle un tutore a cui legare gli steli almeno in un punto, poiché si tratta di una specie rampicante che non si regge autonomamente, man mano che cresce.
Le potature invece non sono praticate su queste piante, se non quando si rende necessario eliminare qualche foglia secca o sciupata.
Irrigazione
La monstera ama l’umidità perché è originaria di zone a clima tropicale, tuttavia i terricci troppo inzuppati non sono favorevoli al suo sviluppo e alla sua salute. Oltre ad assicurarle un substrato drenante in partenza, quindi, è bene non eccedere mai con le irrigazioni, che in inverno devono essere molto parsimoniose e avere luogo solo quando il terriccio è asciutto.
Nella stagione primaverile-estiva sicuramente gli interventi irrigui devono essere più frequenti, ma sempre parsimoniosi e valutandone l’entità e la frequenza di volta per volta, in base alle temperature e allo stato di umidità del substrato. Nel caso di clima troppo secco, è utile anche nebulizzare acqua su tutta la parte aerea della pianta, per garantire anche al bel fogliame un microclima umido.
Dalla primavera la pianta può essere spostata all’aperto ma in penombra, mai alla luce diretta, altrimenti potrebbero formarsi delle bruciature sotto forma di macchie giallastre. Bisogna anche evitare di esporla ai venti dominanti, e in ogni caso è bene evitare di metterla all’esterno prima che le temperature notturne siano di oltre 10-11°C.
Malattie e parassiti

Si tratta per fortuna di una specie resistente, che raramente viene colpita da insetti o patogeni.
Tuttavia, potrebbero presentarsi degli afidi, piccoli insetti che si insinuano sempre in colonie sulle piante succhiandone la linfa. In questo caso è utile ricorrere al Sapone Molle, che li debella in poco tempo senza però inquinare.
La versione più comoda per uso domestico è quella in spray da 500 ml, pronto all’uso, ma se si pensa di utilizzare il prodotto anche per altre piante può convenire il flacone da 1 litro, che deve essere però utilizzato previa diluizione come indicato sulla confezione.