I corroboranti sono prodotti sempre più noti e apprezzati in agricoltura, sia dalle aziende agricole professionali, che ne stanno provando gli indiscutibili vantaggi, sia in contesti privati in cui si desidera coltivare nel modo più ecologico possibile.
I corroboranti non sono ascrivibili alla categoria dei prodotti fitosanitari e neanche a quella dei concimi. Sono prodotti molto interessanti nella prevenzione delle patologie vegetali, degli insetti dannosi e anche di molte altre avversità di natura non parassitaria, cioè le avversità abiotiche. Derivano tutti da qualche sostanza di origine naturale, sono biodegradabili, non lasciano inquinamento né residui sul raccolto.
L’efficacia dei corroboranti è stata ormai ampiamente testata e i prodotti sono a disposizione di chiunque coltivi con metodo biologico, o comunque sostenibile, e desidera raccogliere prodotti genuini di qualità e in abbondanza.
I vantaggi nell’uso dei corroboranti sono molteplici:
- riduzione dei trattamenti fitosanitari veri e propri, con vantaggi ambientali indiscutibili;
- in molti casi, migliore qualità dei frutti, degli ortaggi e di altre parti vegetali eduli;
- per il loro acquisto ed utilizzo non è richiesto il possesso del patentino, in quanto non sono prodotti fitosanitari;
- possono essere utilizzati su un numero di piante molto vasto, con evidente vantaggio di tipo pratico. In molti casi è infatti possibile un solo passaggio per un trattamento protettivo di tutto l’orto, o di tutto il frutteto misto, contrariamente a quanto si deve fare con i fitofarmaci veri e propri, le cui registrazioni sono strettamente vincolate a determinate colture e avversità da combattere;
- non creano fenomeni di resistenza da parte degli insetti, come avviene nel caso di molti insetticidi.
Di contro, vi è un aspetto che potremmo considerare non negativo di per sé, ma certamente impegnativo, ovvero la necessità di essere tempestivi nell’uso di questi prodotti: i corroboranti hanno un effetto preventivo e non curativo. Pertanto, spesso devono essere usati prima che le avversità si siano davvero manifestate, come nel caso della Zeolite, mentre in altri casi, come il Sapone Molle o l’Estratto di Ortica, devono essere irrorati al più presto ma con gli insetti nocivi effettivamente presenti sulla coltura. Variano infatti alcune caratteristiche e modalità di azione dei diversi corroboranti, ma vale per tutti la necessità del monitoraggio delle colture, una parola d’ordine imprescindibile.
Inoltre, i trattamenti devono essere ripetuti più volte, intensificando gli intervalli al minimo possibile quando la probabilità del manifestarsi delle avversità è maggiore. Richiedono quindi una certa costanza e una buona organizzazione.
Quali corroboranti
I corroboranti sono tanti e per scegliere al meglio quelli che fanno al caso proprio è utile avere qualche informazione basilare.
Equiseto

Il prodotto, in flaconi da 300 ml, è un decotto ottenuto dalla pianta dell’equiseto (Equisetum arvense L); è diffusa in tutto l’emisfero settentrionale, anche in Italia in molte zone umide e in prossimità di corsi d’acqua, ed è conosciuta anche come “coda di cavallo”. In agricoltura ne sono autorizzati gli usi come Sostanza di Base con funzione di fungicida e di stimolazione dei meccanismi di difesa della pianta. Per i trattamenti, il decotto di equiseto deve essere diluito alla dose di 100-200 ml per 10 litri di acqua. Questo secondo le modalità che variano in base alle diverse colture e che sono schematizzate sulla tabella presente nella scheda tecnica del prodotto. Per esempio, possiamo leggere che per le malattie più comuni del melo (ticchiolatura e oidio) e per la bolla del pesco, sono suggeriti dai 2 ai 6 trattamenti a stagione, con un intervallo minimo di 7 giorni tra uno e l’altro. Questo intervallo minimo verrà mantenuto dei periodi di massima probabilità che le patologie in questione si verifichino, sulla base delle condizioni ambientali favorevoli (umidità alta e temperature miti). Negli altri periodi va benissimo ridurre la frequenza.
Estratto di Ortica
La pianta di ortica, molto facile da trovare lungo corsi d’acqua, incolti e zone umide, è di fatto commestibile, ed il suo estratto figura come “prodotto alimentare” ai sensi dell’articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002. Tuttavia, ne sono autorizzati anche gli usi in agricoltura come Sostanza di Base con funzione insetticida, fungicida e acaricida. Il prodotto, in flaconi da 300 ml, è ottenuto per fermentazione della parte aerea della pianta e deve essere diluito alla dose di 100-200 ml per 10 litri di acqua prima dell’uso. Infine, va spruzzato sulle colture, bagnandole uniformemente anche nella pagina inferiore delle foglie.
Questo è un esempio di prodotto che, se utilizzato come insetticida, deve essere irrorato con l’effettiva presenza degli insetti da combattere. Per evitare eventuali effetti indesiderati è consigliato trattare una piccola porzione di pianta prima di procedere su tutta la coltura.
Il prodotto è utile contro gli afidi di molte specie da frutto e delle rose; anche contro il ragnetto rosso della vite, ad esempio, ma anche contro malattie come la peronospora della patata o l’antracnosi dei cavoli. Sulla scheda tecnica è presente una tabella che guida l’utilizzatore nel numero di trattamenti, intervalli e su tutte le colture e avversità per cui è efficace.
Tannino
Questo prodotto è a base di tannino, ottenuto tramite estrazione in acqua dal legno di castagno 100% italiano.
Si tratta di un prodotto particolarmente interessante e dalle molteplici funzioni:
- favorire la radicazione migliorando così lo sviluppo delle piante e quindi delle loro produzioni: piante dalle radici forti assimilano molto meglio i nutrienti presenti nel suolo, e anche l’acqua;
- attivare i meccanismi di autodifesa nei confronti di stress di vario genere, biotici e abiotici: non solo insetti e malattie ma anche caldo, siccità, insolazione;
- creare sinergia con i microrganismi utili del terreno;
- agevolare la cicatrizzazione delle ferite della pianta: il prodotto è ottimo per un trattamento dopo una grandinata o dopo la potatura.
Tannino può essere usato preventivamente in qualsiasi fase del ciclo della pianta e su tutti i tipi di coltura: orticole, alberi da frutto, arboree, agrumi, fragole, piante aromatiche, fiori e prato.
In particolare, sull’erba del giardino migliora la resistenza contro le classiche malattie quali macchia bruna, Pythium e Sclerotinia.
Per un effetto ancora migliore, è utile è l’utilizzo di Tannino assieme a Tricoder [LINK AL PRODOTTO] che contiene il fungo antagonista Trichoderma.
Diato Pro – Terre di Diatomee
È uno dei corroboranti ricavati da tipi diversi di rocce; è composto da Terra di Diatomee, una roccia silicea sedimentaria di origine organica, derivante da residui fossili di alghe microscopiche.
Diato Pro presenta un’attività disidratante e adsorbente, che forma una barriera meccanica sulla cuticola degli organi aerei della pianta (foglie, fusti, frutti). In questo modo impedisce l’insediamento di patogeni e parassiti, che risultano disidrati rapidamente e portati alla morte.
Inoltre, riduce la traspirazione e gli spacchi sui frutti, causati da squilibri idrici e molto frequenti sui pomodori e sulle ciliegie a seguito di piogge intense che hanno l’effetto di gonfiare la polpa.

Trattandosi di un’azione fisica e non chimica, non si verificano fenomeni di resistenze da parte degli insetti, come avviene nel caso di molti insetticidi veri e propri.
L’effetto di Diato Pro non si dissipa con il tempo e ha una lunga persistenza: è sempre attivo fino a quando non è rimosso dalla vegetazione.
Questo è il caso di un prodotto che va utilizzato tal quale, sebbene si possa anche diluirlo in acqua. Per l’uso tale e quale sono consigliate dosi di 30-50 grammi/mq di vegetazione, mentre per la diluizione in acqua 50 grammi/litro.
Propolis
Propolis è un prodotto naturale ottenuto tramite estrazione della parte attiva della propoli, materiale vegetale raccolto e lavorato dalle api.
Grazie al suo contenuto in vitamine e flavonoidi, svolge diverse funzioni sulle colture:

- migliorando la risposta agli attacchi fungini e batterici;
- da trauma, come una grandinata, danni da vento o di potatura. In questi casi impedisce la penetrazione dei patogeni e ha un certo effetto di disinfettante naturale;
- . Questo aspetto è particolarmente vantaggioso non solo sulle piante da frutto, ma anche sulle cucurbitacee, ortaggi la cui produzione dipende proprio dagli insetti impollinatori;
Propolis può essere usato su tutti i tipi di coltura: orticole, alberi da frutto, arboree, agrumi, fragole, piante aromatiche e fiori.
Il prodotto deve essere diluito in acqua alla dose di 20-25 ml per 10 litri di acqua. Va poi spruzzato bagnando bene la vegetazione anche nella pagina inferiore delle foglie.
Sulle piante arboree l’uso va concentrato nel periodo che va dalla ripresa vegetativa fino alla raccolta, eseguendo le applicazioni nelle ore più fresche della giornata.
Olio di Neem
Olio di Neem, in flaconi da 1 Litro, da 280 mln o nel comodo formato spray pronto all’uso, è un olio vegetale ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi dell’albero indiano nel Neem.
Ha un effetto dissuasivo verso molti insetti e lo si utilizza in dosi di 3-4 ml per litro di acqua per trattamenti nelle ore fresche della giornata. L’operazione può essere già ripetuta dopo 5 giorni se necessario.
Sapone Molle
Sapone Molle si trova in flaconi da 1 Litro, da 280 mln o nel comodo formato spray pronto all’uso. Si tratta di un prodotto particolarmente utile nel caso di attacco di insetti a tegumento molle, che riesce a debellare rapidamente ed efficacemente. Risulta infatti utilissimo contro gli afidi, che si trovano facilmente su tantissimi ortaggi (soprattutto su fave, zucchine, bietole e fagioli), piante da frutto, rose e tante altre specie, permettendo di evitare tranquillamente dei veri insetticidi. Lo si usa con ottimi risultati anche contro gli aleurodidi, le piccole mosche bianche che si trovano soprattutto sulle colture in serra, sulle cocciniglie, cicaline e acari come il ragnetto rosso. Le dosi di utilizzo vanno da 3,5 a 4,5 ml/litro di acqua, bagnando bene anche la pagina inferiore delle foglie, proprio quella su cui si concentrano gli afidi, e ripetendo il trattamento dopo 7-10 giorni se necessario.
Lecitina di Soia
Lecitina di Soia è un prodotto naturale che viene estratto dai semi della soia, ed è disponibile in flaconi da 1 litro o in astucci da 280 ml.
Il prodotto ha la funzione di aiutare le piante a resistere meglio agli attacchi dei patogeni fungini poiché rende più forti ed elastiche le pareti cellulari. Inoltre, migliora anche la qualità e la conservabilità dei prodotti. Può essere utilizzato su tutte le colture e anche miscelato con i prodotti fitosanitari veri e propri. Le dosi consigliate sono di 20-30 ml/10 litri di acqua.
Olio di Lino
L’Olio di Lino deriva dalla spremitura a freddo dei semi del lino precedentemente essiccati o tostati. Tra i vari corroboranti, questo prodotto è particolarmente efficace nel caso di cocciniglie. Questo perché migliora la resistenza delle piante agli attacchi di questi insetti fastidiosi, che possiamo trovare sulle ornamentali e tanto anche sugli agrumi. Lo si utilizza diluendolo in acqua nelle dosi di 5-10 ml/litro e irrorando bene la vegetazione, anche i rami interni in cui le cocciniglie si insinuano.
Zeolite

Zeolite è una fine farina di rocce vulcaniche dalle interessanti proprietà fisico-chimiche. In viticoltura viene ormai ampiamente utilizzata per la prevenzione di botrite, oidio e peronospora, e questo permette una buona riduzione dei trattamenti rameici. Il prodotto infatti preserva le piante dalla penetrazione da parte dei patogeni, in quanto assorbe l’umidità presente sui tessuti, riducendo le condizioni favorevoli all’insediamento di tali funghi nocivi. Inoltre, la zeolite ha anche un’azione protettiva dagli insetti, perché il velo abrasivo che forma sulla vegetazione ne ostacola l’attività trofica. Inoltre, aumenta anche il contenuto di clorofilla nelle parti verdi delle piante, migliorando anche la qualità delle produzioni.
La zeolite si usa diluita in acqua in quantità di 50-100 grammi/10 litri di acqua per trattamenti che coprono tutta la vegetazione e che sono ripetibili già dopo una settimana o dopo una pioggia.
Caolino
Il caolino un’altra farina di roccia, in questo caso di natura argillosa, dalla granulometria molto fine. I trattamenti con questo corroborante sono noti nell’olivicoltura per la prevenzione dalla temuta mosca, ma sono efficaci anche contro altri insetti e contro stress abiotici da insolazione. Per esempio, evitano le sbiancature da sole sui pomodori o le tacche infossate sui peperoni sempre dovute ai colpi di sole. Contro i patogeni fungini agisce riducendo il periodo di bagnatura sulla superficie fogliare. Sono suggerite diluizioni in acqua di 250-500 grammi/10 litri. Dopo una pioggia il trattamento deve essere ripetuto.