La zucca è un allegro ortaggio che viene solitamente associato all’autunno, e in particolare alla festa di Halloween. Anche se effettivamente le zucche, nelle diverse varietà esistenti, si raccolgono dal finire dell’estate fino all’autunno inoltrato, la loro coltivazione interessa il lungo periodo precedente che inizia con la semina dalla primavera.
Coltivare la zucca è relativamente semplice: non richiede cure particolarmente minuziose. Infatti anche chi non ha esperienza può riuscirci con grande risultato, a patto però che possa dedicarle spazio a sufficienza e una buona posizione al sole.
Possiamo gestire tutti gli aspetti colturali con metodi e mezzi ecosostenibili, i migliori per non impattare sull’ambiente e per avere garanzia di un prodotto genuino oltre che abbondante. Questi aspetti in particolare riguardano i temi della nutrizione e della difesa fitosanitaria dalle malattie e dagli insetti dannosi.
Di seguito sono riportate le indicazioni necessarie e sufficienti per coltivare la zucca dalla semina alla raccolta.

Zucca: specie, varietà e famiglia di appartenenza
La zucca fa parte della famiglia delle cucurbitacee, in cui troviamo anche altri ortaggi tipicamente estivi: melone, anguria, zucchina (più propriamente chiamata zucca da zucchine) e cetriolo.
Il nome botanico della zucca non è univoco: a seconda dei tipi di zucca, il nome è Cucurbita maxima in cui rientrano la maggior parte delle varietà consumate. In altri casi Cucurbita moschata, a cui si aggiungono tante altre specie di interesse minore, almeno in Italia, comprese le zucche ornamentali.
La zucca è una pianta erbacea annuale dioica, ovvero caratterizzata dalla presenza di fiori maschili e fiori femminili sulla stessa pianta ma separati. Questo significa che non sussiste l’ermafroditismo tipico di tantissime altre specie vegetali, i cui fiori hanno in sé organi maschili e organi femminili. Nelle zucche il fiore maschile, quello col gambo sottile, per intenderci, è quello che produce il polline, mentre quello femminile, una volta fecondato, ingrossa l’ovario sottostante per sviluppare il frutto, che è la zucca. La fecondazione avviene ad opera degli insetti pronubi, tra cui le api e i bombi. La presenza di questi viene promossa nell’orto se si evitano accuratamente gli insetticidi non selettivi, e se si coltivano varie piante molto attrattive per questi insetti, come la lavanda o altri fiori annuali come la borragine e la cosmea.

I frutti hanno colori e forma molto variabili, dalla zucca enorme di Halloween, fino alla piccola zucca Hokkaido arancione; la zucca violina e la Butternut che sono allungate e di colore rosato, con polpa succosa, la Mantovana, la Iron Cup e la Delica che invece sono verdi e dalla polpa più soda, come anche la Marina di Chioggia, che ha una spessa buccia verde chiaro molto bollosa. Tra le zucche della specie Cucurbita moschata rientra la zucca di Napoli, molto lunga e a forma clavata, e la Moscata di Provenza, arancione rosata con buccia a coste e voluminosa.
È interessante provare a coltivare diverse specie di zucca e e sperimentare in proprio le differenze di sapore e riuscita colturale nel proprio spazio.
Esposizione, temperature e terreno adatti per coltivare la zucca
La zucca è una pianta macroterma, che ama il sole e le temperature elevate. In particolare, per l’emergenza servono almeno 15 °C, per cui non vale la pena provare a seminarla troppo presto. Per la crescita sono ottimali le temperature estive, al massimo fino a 30 °C. Le ondate di calore estivo, che sfiorano i 40 °C, non sono positive neanche per le piante macroterme, per quanto richiedano calore.
Sul terreno la zucca è abbastanza adattabile a tutte le condizioni, prediligendo in particolare quelli a pH leggermente acido o neutro, ricchi di sostanza organica e ben drenati.
La stagionalità della zucca dalla semina alla raccolta
La zucca è una pianta caratterizzata da un ciclo colturale abbastanza lungo, più di quello della zucca da zucchine. Infatti, dal momento del trapianto delle piantine, che avviene tra aprile e maggio, si arriva ad agosto-settembre, e in alcuni casi ad ottobre, con la raccolta delle zucche mature.
Il semenzaio delle piantine

Per iniziare a coltivare la zucca, si può anche seminare direttamente nell’orto, e sono molti coloro che scelgono questo metodo. In genere mettono 3 o 4 semi in ogni buchetta e poi scelgono la migliore tra le piantine nate. Tuttavia, per svariate ragioni è più consigliata la semina delle piantine in vasetti, vaschette di recupero o alveoli di polistirolo e il loro trapianto nell’orto solo quando sono pronte. Uno dei motivi di questo vantaggio è che seminando in una serretta o semenzaio coperto, le temperature maggiori dovute alla copertura anticipano la nascita delle piantine rispetto alla semina all’aperto. Inoltre, il terreno viene occupato per un mese in meno circa rispetto alla semina diretta, che andrebbe realizzata da marzo, e può essere così utilizzato per seminarci ravanelli, spinaci, o qualcosa comunque a ciclo molto rapido che si semina ad inizio primavera. In questo modo la superficie dell’orto viene sfruttata in modo più efficiente.
Per la semina delle piantine, quali che siano la struttura e i vasetti utilizzati, è opportuno scegliere un terriccio buono, di qualità. Consigliamo Terriccio Professionale, un substrato fine in sacchi da 70 litri. È ottenuto da una miscela di torbe bionde e torbe brune selezionate e contenente anche un concime minerale complesso per un pronto sviluppo delle piantine nelle loro prime fasi. I contenitori scelti per la semina devono essere riempiti fino all’orlo di tale terriccio. Poi in ogni alveolo o vasetto deve essere inserito un unico seme, che è molto più grande rispetto a quello degli altri ortaggi, aspetto che rende il semenzaio di questa coltura davvero facile.
Preparazione del terreno: lavori e concimazione di fondo
La preparazione del terreno per coltivare la zucca deve svolta accuratamente e in tempo per il trapianto, mediante una lavorazione profonda che assicuri un buon drenaggio e circa 30 cm di strato soffice, seguita da zappettature e livellamento della superficie col rastrello.
Una buona concimazione di fondo è importante per assicurare il nutrimento necessario alla pianta per tutta la stagione di crescita.
Per preparare il terreno a coltivare la zucca, sono molto indicati i seguenti prodotti, tutti ammessi anche in agricoltura biologica:
- Humus di Lombrico: un concime organico di ottima qualità, ottenuto dall’opera dei lombrichi, che digeriscono il letame trasformandolo, con il risultato di un prodotto ancora più ricco di elementi nutritivi, enzimi e batteri ad azione positiva. Per gli ortaggi le quantità consigliate sono di 200-300 grammi/mq, che significa che per 100 mq di coltivazione ne servono 20-30 kg;
- Ortofrutta Bio: si tratta in questo caso di un concime organo-minerale, composto a base di materie prime selezionate. Nutre le piante in modo mirato e graduale, ed è particolarmente ricco di potassio, elemento richiesto dalla zucca in grande quantità. Sono consigliate distribuzioni tra i 70 e i 100 grammi/mq, ovvero al massimo 10 kg per i 100 mq presi come superficie di riferimento;
- Bioactive: questo concime non apporta solo elementi nutritivi ma anche micorrize, funghi ad effetto biostimolante, che aiutano lo sviluppo radicale, e altri microrganismi come il Trichoderma, fungo antagonista dei patogeni. Di Bioactive sono consigliate dosi di 100-120 grammi/mq;
- Lo Stallatico: il classico concime che deriva dal letame compostato, è in pellet, apporta un nutrimento completo a tutte le piante. Deve essere distribuito in quantità pari a 250-500 grammi/mq.
Trapianto della zucca
Le piantine di zucca sono pronte per il trapianto quando hanno raggiunto un’altezza di circa 15-20 cm al massimo.
Per non stressare le piantine, è importante non rimandare troppo il momento del trapianto. Infatti, la terra dei vasetti risulterà molto presto insufficiente e potrebbero iniziare ad ingiallire.
Risulta molto utile tenere le piantine nei vasetti fuori dal semenzaio almeno un giorno o due prima del trapianto, per acclimatarle all’ambiente esterno.
Le zucche sono piante che crescono molto, espandendosi sul suolo con steli che diramano ed emettono grandi foglie. Pertanto, le distanze di trapianto devono essere molto ampie: circa 1,5 m tra una pianta e l’altra e 2 metri tra le file.
Per questo coltivare la zucca è consigliato per orti abbastanza grandi, o nel caso in cui la si possa far arrampicare su delle reti, legandola una volta che abbia iniziato a formare i frutti.

Cure colturali
Durante tutto il periodo di coltivazione, la zucca deve ricevere alcune cure colturali, sebbene si tratti di una pianta abbastanza rustica, che cresce e sviluppa frutti anche a dispetto di tante possibili condizioni non ottimali.
Pacciamatura per la zucca o costante pulizia dall’erba
La pacciamatura è una pratica molto valida per contenere la nascita dell’erba infestante. Per la zucca serve anche a mantenere i frutti puliti e non a contatto diretto col terreno, situazione che in caso di forte umidità potrebbe farli marcire. La pacciamatura consiste nel coprire il suolo tra le piante, che lasciato nudo inesorabilmente si popolerebbe di vegetazione spontanea. Possiamo pacciamare con teli neri o con materiale naturale come fieno, paglia o erba del giardino tagliata, da mettere in strati generosi, altrimenti le erbe infestanti riuscirebbero a spuntare comunque.
Chi non ama vedere il suolo coperto da pacciame deve mettere in conto più lavoro per tenere a freno la crescita dell’erba. All’inizio, quando le piante sono ancora piccole, tra le file si può comodamente zappare o passare il tridente. Poi, quando steli e fogliame occupano tutto lo spazio, diventa necessario estirpare manualmente l’erba.
Concimazioni aggiuntive
Durante la crescita delle piante, vista la lunghezza del ciclo, può risultare utile somministrare delle concimazioni aggiuntive, soprattutto nel caso in cui le piante assumano un aspetto un po’ ingiallito e stentato.
È utile a questo proposito Sangue Secco, prodotto di origine totalmente naturale che apporta soprattutto azoto di rapido assorbimento. Lo si deve utilizzare in dosi di 40-60 grammi/mq, irrigando dopo la distribuzione per favorirne lo scioglimento.
Possibili avversità nel coltivare la zucca
La zucca può andare incontro ad alcuni problemi, come malattie fungine o insetti dannosi. I principali sono:
Oidio
Si tratta di una patologia fungina molto comune sulle cucurbitacee in estate. Si riconosce per le chiazze biancastre che si formano sulle foglie e gli steli. Ai primi sintomi possiamo eliminare almeno le parti di pianta più vecchie, per ridurre l’inoculo, ma diventa quasi sempre necessario trattare. Contro l’oidio i prodotti classici sono quelli a base di zolfo, tra cui

- Zolfo Fluido, adatto a sopperire alle carenze nutrizionali di questo elemento, irrorato sulle piante svolge anche un’azione antioidica. Il prodotto è una sospensione acquosa di zolfo al 51% in flacone da 1 kg;
- Zolfo 80, in formato solido da 1 kg o da 200 grammi, può essere usato come correttivo del suolo, ma non solo. È utile per trattamenti sulla vegetazione, anche in questo caso finalizzati a fornire l’elemento nutritivo alla pianta e proteggerla contro l’oidio. Lo si usa sciogliendo 2-4 grammi per litro d’acqua.
Entrambi i prodotti sono anche consentiti in agricoltura biologica.
Afidi
Gli afidi possono colpire anche le piante di zucca, e li possiamo trovare in fitte colonie su steli, foglie, germogli, da cui estraggono la linfa.
Gli afidi possono essere combattuti facilmente mediante alcuni prodotti come:
- Sapone Molle: si tratta di un corroborante che svolge un’azione efficace contro questi insetti. I trattamenti si praticano sciogliendo il prodotto in acqua;
- Olio di Neem: è l’olio che viene estratto dai semi dell’albero indiano del neem. Contiene azadiractina, una sostanza che svolge una certa azione dissuasiva nei confronti degli insetti irrorato sulle piante previa diluizione in acqua.
Raccogliere la zucca: capire il momento adatto
Per capire quando è il momento di raccogliere la zucca, non è sufficiente basarsi sulla grandezza dei frutti, perché la dimensione finale la raggiungono molto prima di maturare. Sarebbe un peccato staccarla dalla pianta ed aprirla per poi scoprire che dentro è ancora bianca. I frutti della zucca sono maturi quando il gambo è secco e ha un colore paglierino. Se il colore è ancora verde significa che la zucca è ancora acerba.