La menta è un’essenza annoverata tra le piante aromatiche ed officinali, molto utilizzata nella preparazione di note bevande dissetanti e cocktail alcolici. Coltivare la menta può quindi essere una buona idea, anche per la sua semplicità. La pianta, una volta messa a dimora, ha una crescita rapida e persino invasiva, e dona generose e ripetute produzioni. Tuttavia, sebbene la sua coltivazione sia piuttosto semplice, richiede comunque qualche conoscenza ed attenzione.

Mentha piperita
Esistono veramente molte diverse specie e varietà di menta, la cui più comune in termini di coltivazione è la Mentha piperita. Si tratta della classica menta caratterizzata da un’altezza degli steli di poco oltre i 50 cm, foglie verde scuro, rugose e molto aromatiche. Nacque dall’ibridazione naturale tra la Mentha aquatica e la Mentha spicata ed è una specie perenne, dato che ogni anno rivegeta.
Caratteristica delle varie specie di menta è la tendenza alla riproduzione agamica (asessuata) tramite l’emissione di rizomi striscianti, che ne favoriscono l’espansione nello spazio. Questa è la ragione per cui la menta viene, a buon diritto, anche considerata infestante.
Esigenze climatiche e di suolo
La menta in Italia cresce bene praticamente ovunque, tollerando discretamente il freddo e il caldo. In particolare, è una pianta adattissima a valorizzare le zone di penombra, quelli in cui altre specie risulterebbero penalizzate: i balconi esposti a nord o gli angoli di giardino o orto che si trovano ombreggiati da palazzi, case, alberi.
Semina, trapianto e talee

La menta può essere facilmente seminata nel luogo voluto mediante i semi. Ma la procedura più comune con cui iniziare la coltivazione di questa pianta è l’acquisto delle piantine pronte; queste andranno tolte dal vasetto con cui vengono vendute e trapiantate o in un vaso più capiente o in piena terra.
Il terreno deve essere fertile e ben allentato dalle lavorazioni, in modo che la pianta non vada incontro a ristagni idrici a causa di strati di suolo compatti. Le piante aromatiche non richiedono una concimazione abbondante, ma preferiscono terreni piuttosto magri, in quanto una concentrazione alta di nutrienti causa un certo deperimento del loro caratteristico aroma. Questo non significa non doverle concimare, ma fare attenzione alle quantità di concime da distribuire.
Prodotti consigliati per la concimazione di fondo
Come concimazione di fondo sono consigliati alcuni prodotti, riducendo leggermente le dosi rispetto a quelle indicate per gli ortaggi:
- Lo Stallatico: concime organico naturale adatto a tutte le piante, comprese le aromatiche, disponibile in pellet e polvere;
- Bioactive: un concime che non è solo tale, ma qualcosa di più, in quanto vi è presente l’inoculo di funghi micorrizici. Si tratta di funghi benefici che generano una simbiosi con l’apparato radicale delle piante con cui vengono a contatto e ne migliorano la funzionalità, in termini di assorbimento di acqua, nutrienti e resistenza ai patogeni. Oltre ai funghi micorrizici c’è anche il trichoderma, fungo antagonista che contiene lo sviluppo dei funghi patogeni, soprattutto quelli responsabili dei marciumi radicali;
- Ortofrutta Bio: concime organo-minerale di origine naturale, contenente azoto, fosforo, potassio, calcio e magnesio, ovvero i principali elementi che servono per un buon nutrimento delle piante.

La tecnica della talea
Dalle piante adulte si possono poi ricavare molti altri esemplari di menta mediante la tecnica della talea, che si esegue tagliando alcuni apici degli steli, con almeno 2 o 3 palchi di foglie, per interrarli ciascuno in un vasetto, in modo tale che sviluppino un proprio apparato radicale. Il terriccio, che deve essere mantenuto costantemente umido (ma non intriso d’acqua), deve essere di qualità, come il Terriccio Universale, ottenuto da torbe bionde e matrici vegetali altamente selezionate, privo di sostanze chimiche aggiunte.
La talea può dirsi andata a buone fine quanto si possono notare dei nuovi germogli, segno che le nuove radici si sono formate e sono funzionanti.
Coltivazione della menta in vaso

La menta è particolarmente indicata per la coltivazione in vaso, perché in questo modo la sua espansione resta confinata nel contenitore e non si allarga altrove sul terreno dedicato ad altre specie. Per questo la coltivazione in vaso è un’opzione valida non solo per coloro che possono coltivarla solo su balcone o cortile. Come substrato per una coltivazione fuori suolo può andare benissimo Brave Terriccio Bio, composto da una miscela di torbe nere e torbe bionde di alta qualità, sabbia lapillo al 10% e concime azotato organico.
Acqua: irrigare e fertirrigare
La menta richiede irrigazioni regolari, poiché le sue foglie e i suoi steli erbacei sono ricchi di acqua e per restare verdi e turgidi non devono subire stress idrico. Il terreno o il terriccio non devono però risultare mai inzuppati, ma avere tempo di asciugarsi tra un intervento irriguo e l’altro. Irrigazioni troppo frequenti ed abbondanti possono infatti provocare dei marciumi radicali che si traducono in visibili ingiallimenti della parte aerea.
Durante la stagione primaverile-estiva, una volta ogni 10 giorni possiamo combinare le irrigazioni con concimazioni aggiuntive, ad esempio mediante il concime liquido Piante Aromatiche. Si tratta di un concime organo minerale contenente sia i macroelementi (NPK) sia microelementi come ferro, boro, zinco e manganese, per una nutrizione bilanciata e completa. Il prodotto è adatto sia alle piante a terra sia in vaso, e deve essere aggiunto all’acqua di irrigazione nelle dosi di un tappo, ovvero 30 ml, ogni 3 litri di acqua.
Prevenzione e difesa da malattie e insetti dannosi
La menta può essere attaccata dalla ruggine, causata dal fungo Puccinia menthae. Questo si riconosce per la formazione, in primavera, di tacche rossastre e rigonfiamenti sui fusti e le nervature delle foglie, e in seguito le pustole color rugginoso dovute alle spore del fungo, che interessano anche le lamine fogliari in estate e autunno. Per prevenire questa malattia bisogna evitare di concimare troppo e mantenere spazio tra le piante, evitando l’eccessiva densità.
Non occorre utilizzare dei veri e propri fungicidi, ma lavorare sulla prevenzione, evitando così di immettere nell’ambiente delle sostanze che possono lasciare dei residui indesiderati.
A scopo preventivo sono molto utili ed efficaci i trattamenti con prodotti corroboranti, che hanno l’effetto di potenziare le difese naturali delle piante. In particolare, consigliamo:
- Zeolite: farina di rocce di origine vulcanica, produce un’azione disidratante sulla superficie di foglie e frutti, riducendo le possibilità di attacchi fungini. Il prodotto deve essere disciolto in acqua in una quantità variabile tra 50 e 100 grammi ogni 10 litri. Bisogna prima agitare bene il tutto e poi bagnare uniformemente la vegetazione, scegliendo sempre le ore fresche della giornata;
- Lecitina di Soia: sostanza naturale estratta dai semi dell’omonima pianta, previene gli attacchi fungini sulle piante rendendone più forti ed elastiche le pareti cellulari. Il prodotto può essere utilizzato durante tutta la stagione. Deve essere diluito 20-30 ml in 10 litri di acqua, e previa agitazione della miscela, irrorato uniformemente sulle piante nelle ore fresche della giornata. Se necessario, l’operazione può essere ripetuta ad intervalli di 10 giorni.
Taglio autunnale della parte aerea
Dopo una generosa produzione estiva, la menta in autunno dissecca e sembra essere persa. In realtà, trattandosi di una pianta perenne, è destinata a rivegetare nella primavera seguente con l’emissione di nuovi steli e foglie. In autunno però è utile eliminare tutta la parte aerea secca tagliandola alla base.
Divisione dei cespi
La pratica della divisione dei cespi, utile per rinnovare la pianta ogni 2 o 3 anni, si esegue all’inizio della primavera o in autunno. Bisogna prima di tutto scalzare da terra l’intera pianta per separare in due o più porzioni sia la parte aerea sia l’apparato radicale, avendo cura di non danneggiare in particolare quest’ultimo. Ciascuna porzione viene quindi messa a radicare in un vaso, e a sua volta diverrà un esemplare indipendente da trapiantare a dimora definitiva.