Il basilico è una delle piante aromatiche più profumate e gradevoli. Si può coltivare il basilico negli orti, sui balconi, sui davanzali, praticamente ovunque gli si possa ricavare un angolino al sole.
Vediamo nel dettaglio le tecniche di coltivazione, come evitare gli errori più comuni e quali possono essere prodotti utili per un suo sviluppo ottimale.
La pianta e le sue esigenze

Il basilico (Ocymum basilicum) fa parte della famiglia delle Labiate come altre specie aromatiche quali salvia, rosmarino, origano e maggiorana. A differenza di queste ultime, ha un ciclo annuale, che si svolge dalla primavera all’autunno e questo significa che ogni anno bisogna coltivare nuove piantine.
Il basilico è una specie molto esigente in termini di calore, poiché è originario di luoghi caratterizzati da clima caldo. La temperatura minima per la germinazione è di 15°C, mentre per la crescita le temperature ottimali sono comprese tra 20 e 25°C. Pertanto, non si deve anticipare il trapianto all’aperto delle piantine prima della seconda metà di aprile, per evitare di esporle agli abbassamenti di temperatura combinati con l’umidità.
Se possibile, è bene collocare il basilico in una posizione soleggiata o in leggera ombra.
Semina e trapianto
Per iniziare a coltivare il basilico si possono acquistare delle piantine ovunque, anche al supermercato, ma è meglio non avere fretta e aspettare che la primavera si sia del tutto affermata con temperature miti diurne e notturne.
Chi desidera produrre in proprio le piantine deve seminarle verso marzo, utilizzando un semenzaio coperto da telo trasparente o vetro, e ben esposto al sole. Si possono usare le classiche vaschette per le semine, vasetti o contenitori improvvisati o riciclati, l’importante è che non siano troppo piccoli. Per le semine bisogna scegliere terriccio di qualità come il Terriccio Professionale, disponibile in sacchi da 70 litri, e ideale proprio per le semine grazie alla sua struttura fine e una composizione di torbe bionde e brune.
Scelta delle varietà

Oltre al classico basilico genovese, si trovano altre varietà interessanti da provare. Una di queste è il basilico greco, molto decorativo perché compatto e a forma tendenzialmente globosa. Le foglie sono piccole e numerose, le esigenze sono simili a quelle del basilico classico ma la pianta è meno delicata nei confronti delle malattie. Altra varietà interessante è il basilico viola, le cui foglie sono molto simili a quelle del basilico comune, e anche il profumo. Cambia solo il colore, che può essere sfruttato per composizioni estetiche, e contiene molta vitamina k.
Concimazione di fondo

Il basilico ama trovare un substrato fertile e ricco di sostanza organica, quindi una concimazione di fondo deve essere praticata accuratamente. Allo scopo è bene utilizzare compost o letame, ma se questi non fossero disponibili si potrebbero semplicemente acquistare dei fertilizzanti di origine naturale, come Bioactive, che oltre ad essere un concime contiene anche un prezioso inoculo di funghi micorrizici ad effetto biostimolante, o Ortofrutta Bio, che contiene macro e micro elementi.
Come concime liquido, comodo soprattutto per le coltivazioni di appartamento sul balcone, si può utilizzare Piante Aromatiche, ideale per tutte queste specie, e contenente tutti gli elementi in dosi bilanciate. Il flacone è da 330 ml ed è consigliato usare un tappo in 3 litri di acqua per annaffiare le piante ogni 10 giorni circa.
Coltivazione all’aperto

Nell’orto le piantine di basilico devono essere trapiantate a distanze di circa 25 cm l’una dall’altra, La consociazione con pomodoro, tagete o altre aromatiche è ottima.
Coltivazione in vaso
Come anticipato, il basilico si presta molto bene alla coltivazione in vaso. Ciascuna piantina può farsi bastare un piccolo contenitore di 20 cm di diametro, oppure si possono sistemare più piantine in vasi più grandi. La scelta del substrato è importante: un terriccio di qualità e il nutrimento sono decisivi per la buona crescita del basilico. Brave Terriccio Bio è un terriccio già comprensivo di concime organico azotato, e possiamo utilizzarlo con efficacia per il basilico in vaso.
Irrigazioni
Il basilico ha un certo bisogno di acqua, quindi le irrigazioni devono avvenire regolarmente. È molto importante non distribuire acqua sopra la chioma: si tratta infatti di una specie delicata, e l’umidità la espone molto al rischio di malattie fungine. Bisogna quindi irrigare bagnando solo il terreno, possibilmente evitando l’acqua fredda.
Raccolta regolare e cimatura estiva

Durante l’estate, dopo che ha formato steli e foglie, il basilico inizia ad emettere le infiorescenze, come è naturale, perché inizia la sua fase riproduttiva, che però porta la pianta verso la senescenza. Tagliare regolarmente tutte le infiorescenze, non appena si formano, aiuta a mantenere le piante in fase vegetativa e quindi ad avere steli e foglie ancora teneri e verdi.
Per questo una raccolta regolare limita il passaggio alla fioritura. Il metodo migliore per raccogliere il basilico è mediante forbici, tagliando subito sopra un nodo, ovvero dove si trovano due foglie. Proprio da lì si svilupperà poi una nuova diramazione.
Avversità
Il basilico può essere attaccato dal fungo della peronospora (Peronospora lamii), che porta le foglie ad ingiallimento e alla presenza di muffa sulla pagina inferiore e infine ad un annerimento generale. La malattia è favorita dall’umidità e dalla coltivazione molto fitta. Risultano molto utili trattamenti preventivi con un corroborante come la Zeolite, che assorbe l’umidità presente sulla vegetazione ostacolando così la germinazione dei funghi patogeni.
Le lumache mangiano spesso le foglie del basilico, e sulle piantine ancora giovani possono determinare danni rilevanti. Per allontanarle si può utilizzare Luma Green, un prodotto a base di sepiolite in granuli, minerale naturale con forte potere assorbente che determina quindi attorno alle piantine un ambiente secco e sgradito a questi molluschi.