Le cocciniglie sono insetti molto comuni tra quelli nocivi che attaccano le piante coltivate, ornamentali o da frutto. Esistono tante specie di cocciniglie, molte delle quali sono particolarmente associate a determinate specie vegetali, altre invece risultano più polifaghe, ovvero capaci di cibarsi di diverse piante.
Di conseguenza tante persone che amano il verde si trovano facilmente ad avere a che fare con questi fastidiosi parassiti.
Per fortuna non occorre armarsi di insetticidi aggressivi per debellarle, ma si può agire utilizzando dei prodotti che non inquinano, non espongono la nostra salute a rischi e non uccidono api o altri insetti innocui.
Cocciniglie: riconoscerle
Le cocciniglie, pur variando tra le diverse specie in forme e colori, sono accumunate dal fatto di vivere attaccate in gruppi agli organi vegetali che colpiscono, dalle dimensioni di pochi millimetri e da un apparato boccale con cui succhiano la linfa vegetale. Le femmine adulte sono prive di ali e spesso anche di zampe. Possono compiere diverse generazioni all’anno, svernando di solito come neanidi, ovvero la forma giovanile di certi tipi di insetti, al posto della condizione di larva.
Le cocciniglie più comuni
Tra le molte cocciniglie che infestano le piante coltivate ve ne sono alcune specie abbastanza “famose”, perché particolarmente presenti su determinate piante.
La cocciniglia “mezzo grano di pepe”

Questa cocciniglia, il cui nome scientifico è Saissetia oleae, è un noto parassita dell’olivo, ma attacca facilmente anche gli agrumi. Ha un colore bruno nerastro e ricorda, per l’appunto, un mezzo granello di pepe. Si attacca ai rametti e ne succhia la linfa, causando anche la formazione di melata e fumaggini.
La cocciniglia cotonosa solcata degli agrumi

La cocciniglia cotonosa solcata, Icerya purchasi, è bianca e, come intuibile dal nome comune, ha un aspetto che ricorda il cotone, con dei solchi longitudinali. Infestano massicciamente gli agrumi, soprattutto i piccioli dei frutti, delle foglie e i giovani rametti. Per fortuna in natura questo insetto è controllato da un’antagonista, ovvero la coccinella Rodolia cardinalis, con la quale da tempo vengono realizzati degli efficaci programmi di lotta biologica.
Cocciniglia farinosa

Il planococcus citri è un’altra cocciniglia che attacca gli agrumi, soprattutto i frutti, lasciandovi sopra tanta secrezione di colore biancastro e compiendo circa 4-6 generazioni all’anno. Questa cocciniglia attacca facilmente anche la vite.
Cocciniglia di S. Josè

Questa cocciniglia attacca facilmente il pero e il melo, ma anche le drupacee come pesco e susino e varie altre specie arboree, attaccandone i rami e spesso conducendoli a defogliazione e disseccamento. Sui frutti colpiti appaiono tante punteggiature rossastre-violacee.
Il danno e i sintomi
Il danno delle cocciniglie è legato alla suzione di linfa dai vasi vegetali, che determina non solo la perdita di preziose sostanze per la pianta ma anche una deformazione degli organi colpiti, che assumono un aspetto stropicciato. Si notano anche ingiallimenti, caduta delle foglie e presenza di melata o altre escrescenze biancastre, materiale che favorisce il fungo saprofita della fumaggine.
Le piante quindi, se fortemente attaccate, perdono vigore e colore, con penalizzazione estetica per le specie ornamentali e calo produttivo per quelle da frutto.
Prevenire la presenza di cocciniglie
Per prevenire la presenza delle cocciniglie sulle piante bisogna fare in modo che le chiome siano arieggiate e illuminate a sufficienza, poiché questi parassiti amano stare in ombra e in mezzo alla vegetazione folta. La potatura dell’olivo e delle piante da frutto e ornamentali diventa quindi una pratica molto importante per scongiurare, o almeno ridurre, gli attacchi delle cocciniglie.
Prodotti utili
Come anticipato sopra, la difesa delle piante dalle cocciniglie può svolgersi efficacemente con prodotti di origine naturale, biodegradabili e per questo non inquinanti e non dannosi per gli organismi innocui.
Per esempio, Olio di Lino è un olio vegetale molto utile nella lotta alle cocciniglie. Ha il duplice effetto di migliorare la resistenza delle piante agli attacchi di questi insetti e di limitare lo sviluppo di quelli già presenti.
Il prodotto è ottenuto tramite la spremitura a freddo dei semi di lino precedentemente essiccati o tostati, è quindi del tutto naturale e ammesso in agricoltura biologica per trattamenti su vari ortaggi, piante ornamentali e da frutto.
Lo si trova in confezioni da 280 ml, da agitare prima dell’uso e diluire in acqua. I dosaggi consigliati sono 5-10 ml di prodotto per litro di acqua. Perché un trattamento sia davvero efficace, è necessaria una copertura molto scrupolosa delle piante da proteggere, andando ad interessare anche i rami più interni delle chiome, nel caso di alberi e arbusti, dove maggiormente si insidiano questi insetti, e la pagina inferiore delle foglie. Se necessario, bisogna ripetere il trattamento dopo 5-10 giorni dal primo.
Anche il Sapone Molle è un valido aiutante. Se già si eseguono trattamenti contro gli afidi, infatti, questi hanno il duplice effetto di proteggere le piante anche contro le cocciniglie.
Il Sapone Molle è disponibile in formati da diluire, da 1 litro o da 280 ml, ma lo troviamo anche pronto all’uso da 500 ml già pronto all’uso. Anche il sapone molle è consentito in agricoltura biologica ed è bene utilizzarlo per trattamenti nelle ore più fresche della giornata. Possiamo utilizzare questo prodotto su vari ortaggi, ornamentali e specie da frutto in qualsiasi fase del loro ciclo biologico. Se necessario, bisogna ripetere il trattamento dopo 7-10 giorni dal primo.